I Visionari

Sansepolcro, AR


I Visionari

A Sansepolcro è il pubblico che sceglie gli spettacoli

A Sansepolcro (AR) c’è un gruppo di circa 30 persone del luogo, dal postino alla maestra, dall’operaio alla commessa del supermercato, che si ritrova una volta a settimana, da ottobre a giugno, per visionare oltre 300 video e schede artistiche, discutere, a volte litigare, e poi scegliere nove spettacoli da presentare al Kilowatt Festival, uno dei più innovativi progetti italiani dedicati alla scena contemporanea. Questo gruppo di cittadini-selezionatori si è dato il nome di Visionari.

Attraverso questo progetto, il direttore artistico del festival, il regista e drammaturgo Luca Ricci, insieme a Lucia Franchi, drammaturga e co-fondatrice della compagnia CapoTrave e di Kilowatt Festival, intendono riportare il pubblico al centro del dibattito teatrale e sottolineare l’apertura verso nuove fasce di spettatori. Infatti, Kilowatt vuole allontanarsi dall’idea elitaria che la scena contemporanea possa parlare solo a pochi “iniziati”.

È questa apertura che ha portato il festival alla ribalta nazionale, che nel 2010 gli ha fatto assegnare il Premio Ubu come miglior festival italiano nella categoria Progetti Speciali, e nel 2013 ha fatto vincere a Luca Ricci il premio istituito in memoria del critico teatrale de “La Repubblica” Nico Garrone.

Ogni anno, i tre giorni conclusivi del festival presentano i nove spettacoli scelti dai Visionari. I lavori vanno in scena al ritmo di tre al giorno e la mattina seguente la piazza principale di Sansepolcro ospita dibattiti pubblici tra artisti, Visionari e critici teatrali.

Il progetto, nato a partire dalla quinta edizione del festival, nel 2007, si configura come il primo del genere in Italia e in Europa e definisce l’identità di Kilowatt come il primo festival italiano che ha sviluppato un’azione fortemente basata sulla centralità del ruolo dello spettatore, molto prima che l’Unione Europea e la legislazione nazionale individuassero il tema dell’audience development come centrale nelle indicazioni di politica culturale.

Dopo 10 anni di attività, sono oltre 100 i cittadini di Sansepolcro e dintorni che hanno portato avanti l’esperienza di Visionari per almeno un anno ciascuno, mentre ci sono persone che lo fanno ininterrottamente da molti anni.

Da questo progetto sono nati il bando nazionale “L’Italia dei Visionari” che ha portato alla creazione di altri 6 gruppi di Visionari in varie città italiane (Como, Rimini, Teramo, Messina, Livorno e Novara, oltre a Sansepolcro), ed è nato il progetto europeo “Be SpectACTive!”, uno dei pochi progetti culturali europei con capofila italiano finanziato dalla Commissione Europea, che ha il Comune di Sansepolcro e l’Associazione CapoTrave/Kilowatt come capofila.