Queen Lear

Nina's Drag Queens

Queen Lear

uno spettacolo Nina’s Drag Queens
testo Claire Dowie da William Shakespeare
musiche originali Enrico Melozzi 
ideazione Francesco Micheli
traduzione Michele Panella Lorenzo Piccolo
interpreti e regia Alessio Calciolari, 
Gianluca Di Lauro, Sax Nicosia, 
Lorenzo Piccolo, Ulisse Romanò
scene Erika Natati
costumi Rosa Mariotti
parrucche Marco’s Wigs
produzione Aparte Soc. Coop., Teatro Carcano, Teatro Metastasio di Prato

Spettacolo popolare e colto al tempo stesso, in cui la contaminazione tra i generi instaura un dialogo tra musica classica e composizioni originali pop/elettroniche dove i versi si trasformano in poesie, rap, melologhi e canzoni, Queen Lear rivoluziona e cala la tragedia shakespeariana in una realtà contemporanea, dove i castelli sono monolocali e le brughiere ospizi, dove la pazzia è demenza senile e le guerre si combattono a colpi di citazioni pop.
Personaggio centrale della storia è Lea Rossi, emigrata durante gli anni ’70 nel Regno Unito, dove ha aperto un negozio di giocattoli la cui insegna recita “Lea R.”. Il tempo è passato e per l’anziana signora è giunto il momento di chiudere l’attività. Alle prese con il decadimento fisico e la senilità, si scontra con le tre figlie e la fedele amica Kent, che cercano di prendersi cura di lei Temi importanti e scomodi del nostro tempo, come la vecchiaia, l’integrazione, la malattia e la morte, si uniscono qui al racconto di un dramma familiare che riflette quello della nostra società disgregata. La maschera eclettica ed eccessiva della drag queen, peculiarità della compagnia, è la chiave perfetta per una declinazione contemporanea del fool shakespeariano.

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