Il pensiero di Sara Nocciolini su "Cani"

Un racconto di guerra crudo e affascinante

Visto il 04/02/2017 | Teatro alla Misericordia (Rassegna “Kilowatt tutto l’anno"), Sansepolcro (AR)

Due soldati di presidio a una frontiera. Un racconto di guerra.
Lo spettacolo è molto crudo, ha un testo molto forte, mi ha tenuto sulle spine, ha catturato la mia attenzione.
Ne avevamo letto il testo e sapevamo che sarebbe stato uno spettacolo intenso, la vicenda di due commilitoni su una frontiera isolata: catturano un uomo, lo fanno prigioniero e poi sequestrano anche la figlia di lui che si era avvicinata per salvare il padre.
Lo spettacolo mi è piaciuto molto perché i dialoghi e la sequenza di vicende così realistici sono stati messi in scena in modo assolutamente non didascalico. La forza di questo spettacolo è che fa immaginare e percepire ciò che in realtà in scena non c’è. Ognuno probabilmente attinge a ciò che ha visto o letto altrove. Un testo asciutto, una bella regia e attori molto capaci fanno di quelle parole così precise un racconto universale della degenerazione dell’uomo in una condizione di violenza. La drammaturgia diventa lo scheletro di un corpo complesso di segni ed espressioni che raccontano oltre le parole.


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