Il pensiero di Danilo Nucci su "Goodbye Mr Nightingale"

Goodbye Mr Nightingale

Visto il 17/11/2018 | Teatro Corsini, Barberino di Mugello

ABBIAMO SEMPRE BISOGNO DI STORIE

Non ho niente contro Lillo e Greg, anzi al contrario, li adoro nel loro genere, ma vedere il Teatro Puccini stracolmo qualche giorno fa e soltanto una trentina di persone, questa sera, ad assistere al Teatro Corsini allo spettacolo “Goodbye Mr Nightingale” (una serata con Antonio Tabucchi) mi dà un po’ di amarezza e alimenta la mia convinta sfiducia per il futuro, speriamo dovuta soltanto al mio avanzare dell’età. Certamente Tabucchi è poco conosciuto ai più, me compreso. Sicuramente un teatro di parola così colto risulta di difficile assimilazione. La concomitanza della partita della nazionale di calcio può avere ulteriormente influito, ma perché no? anche il freddo improvviso e inaspettato (siamo quasi a dicembre) può aver avuto un effetto di dissuasione. Le sto cercando proprio tutte, ci sto mettendo tutta la volontà possibile per trovare delle attenuanti, ma in realtà quello che penso è che viviamo un periodo di appannamento culturale, sulle cui cause potremmo scrivere un romanzo ma che in estrema sintesi può trovare una soluzione a lungo termine solo partendo dai giovani e dalla scuola. Sono stato sempre dell’idea che non è necessario capire tutto quello che si vede a teatro (ciò vale anche per il cinema e per tutte le altre forme d’arte). L’essenziale è che ciò che si vede riesca a far muovere la mente, attivare la fantasia, la curiosità, il desiderio di conoscere e di crescere, ad ogni età, in ogni situazione. E’ questo il senso, a mio parere, di quelle parole del testo di questa sera: “abbiamo sempre bisogno di storie” e anche quelle cascate di parole che ti investono in maniera confusa all’ingresso dello spettatore in sala assumono quel significato. E allora cerchiamoli, ovunque si nascondano, i venditori di storie. Ne va della nostra felicità.

  • GOODBYE MR NIGHTINGALE
  • 20181117
  • Barberino di Mugello
  • Teatro Corsini

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