Poco prima di Natale sono andata a vedere Gran Glassé della compagnia Gli Omini. Era proprio ciò che serviva, una bella occasione per ridere in modo intelligente.
Lo spettacolo è frutto della collaborazione e amicizia tra la compagnia teatrale Gli Omini e la formazione di “punk da balera” Extraliscio.
I primi portano in scena le parole raccolte in tanti anni di interviste e osservazioni con persone di ogni tipo, personaggi in certi casi assurdi, a volte buffi, a volte tragici; compongono un panorama variegato in cui a tratti ci si riconosce o si riconosce quelli che possono essere i personaggi che rendono ogni paese un po’ speciale.
Gli Extraliscio si inseriscono con pezzi musicali da sala da ballo, coinvolgenti e originali, fuori dall’ordinario e capaci di fare alzare il pubblico dalle poltroncine per cimentarsi in passi di ballo.
Lo spettacolo mi ha restituito un’immagine variegata e colorita di quella umanità dei circoli, degli incontri alle panchine nelle piazze, delle sale da ballo alla domenica pomeriggio, un’umanità semplice con tante piccole debolezze e stranezze ma capace comunque di stare insieme, di sviluppare empatia, una grande virtù che gli italiani hanno sempre dimostrato.
Grazie agli Omini e a Extraliscio che mi hanno riportato alle atmosfere dell’Italia in cui sono cresciuta e che oggi stento a riconoscere.
Uno spettacolo che mi ricorda l’Italia che mi piace
Visto il 21/12/2018 | Teatro Delle Arti, Lastra A Signa